La Commissione Europea, con un comunicato stampa dello scorso 28 settembre, ha annunciato l’adozione di due proposte finalizzate ad aggiornare le normative sulla responsabilità per prodotti, nonché relative all’intelligenza artificiale (IA), adeguandole alle correnti esigenze dell’era digitale.
Le norme attuali dell’UE sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi, basate sulla responsabilità oggettiva dei fabbricanti, risalgono a quasi 40 anni fa. Pertanto, secondo quanto riportato, è essenziale aggiornare le normative sulla responsabilità per supportare la trasformazione verde e digitale, assicurando certezza giuridica alle imprese e una protezione adeguata ai consumatori, specialmente di fronte alle sfide poste dalle nuove tecnologie.
Uno degli aspetti chiave delle nuove regole è il mantenimento della responsabilità oggettiva dei produttori. In questo modo, le aziende che producono o distribuiscono beni, compresi i prodotti basati su tecnologie avanzate, continueranno ad essere responsabili dei danni causati da difetti, come lesioni personali, danni materiali o perdita di dati. Questo vale anche per i prodotti che diventano pericolosi a seguito di aggiornamenti software o di problemi legati alla sicurezza informatica.
Inoltre, la Commissione UE intende armonizzare le normative nazionali sulla responsabilità legata all’intelligenza artificiale, rendendo più semplice ottenere un risarcimento per chi ha subito danni dall’uso di sistemi basati su IA. Ad esempio, i consumatori europei potranno richiedere risarcimenti anche per danni causati da prodotti importati da paesi terzi, creando condizioni eque tra produttori locali e internazionali.
L’obiettivo è creare un ambiente di fiducia per i consumatori, senza frenare l’innovazione tecnologica, ma anzi consentendo alle aziende di investire in nuove tecnologie con la certezza di operare in un quadro legale chiaro e trasparente.
Le proposte legislative dovranno essere approvate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, un processo che definirà le tappe future di implementazione. Inoltre, la Commissione precisa che si impegnerà a valutare l’efficacia delle nuove normative sull’IA entro cinque anni dall’entrata in vigore, per decidere se introdurre ulteriori regole di responsabilità oggettiva.