Con Deliberazione n. 2024-067 del 26 settembre 2024, la CNIL, l’Autorità garante francese per la protezione dei dati personali, ha espresso un parere sul quadro di disciplina dell’Autorità francese di Regolamentazione della Comunicazione Audiovisiva e Digitale (ARCOM) riguardante i sistemi di verifica dell’età per accedere a contenuti pornografici online. Questo quadro mira a stabilire i requisiti tecnici minimi per i sistemi di verifica dell’età che consentono l’accesso a servizi di comunicazione pubblica online e piattaforme di condivisione video che rendono disponibili contenuti pornografici.
La CNIL ha chiarito che la Legge francese n. 2024-449 del 21 maggio 2024 consente all’ARCOM di operare questi interventi e di imporre sanzioni finanziarie, previa consultazione con la CNIL stessa. Inoltre, la Legge francese n. 2020-936 del 30 luglio 2020, che mira a proteggere le vittime di violenza domestica, già prevede l’adozione di meccanismi di controllo dell’età sotto la supervisione dell’ARCOM.
La CNIL ha sostenuto la regolamentazione proposta di ARCOM in due ambiti chiave. In primo luogo, ha appoggiato la raccomandazione di utilizzare un verificatore terzo indipendente per garantire la protezione dei dati degli individui. In secondo luogo, ha accolto con favore la previsione di offrire agli utenti internet almeno un sistema di verifica dell’età chiamato “doppio anonimato”. Nello specifico, questo sistema garantisce che il sito a cui accede l’utente ottenga la conferma della sua età senza conoscerne l’identità, mentre il fornitore del sistema di verifica dell’età conosce l’identità dell’utente ma non sa a quali siti ha avuto accesso.
Tuttavia, la CNIL ha suggerito all’ARCOM di chiarire il ruolo del terzo verificatore indipendente riguardo ai documenti di verifica dell’età e alla creazione di prove di età riutilizzabili per facilitare la diffusione del sistema a doppia anonimizzazione.
La CNIL ha evidenziato che la verifica dell’età rappresenta solo uno dei vari strumenti disponibili per proteggere i minori online. È fondamentale combinare questa misura con l’uso di sistemi di controllo parentale e, in generale, promuovere un’educazione digitale efficace sia per i giovani sia per gli adulti che li accompagnano, al fine di garantire una maggiore sicurezza su Internet.
La CNIL ha, infine, ribadito che la verifica dell’età dovrebbe essere applicata solo in contesti specifici, soprattutto in situazioni in cui i minori possono trovarsi in pericolo. Una sua applicazione indiscriminata potrebbe infatti portare a un ambiente digitale chiuso, in cui agli utenti viene richiesto costantemente di dimostrare la propria età, o addirittura la propria identità, mettendo a rischio diritti e libertà fondamentali, come quello di espressione.