
L’Autorità italiana per la protezione dei dati personali (“Garante”) ha annunciato, il 28 aprile 2023, di aver ricevuto una lettera da OpenAI L.L.C., che descrive le misure che quest’ultima ha implementato riguardo a ChatGPT, al fine di conformarsi al provvedimento dal Garante dell’11 aprile 2023. In particolare, l’Autorità ha notato che OpenAI, tra le altre cose:
- ha ampliato e reso maggiormente accessibile l’informativa rivolta a tutti gli utenti e non utenti, in Europa e nel resto del mondo, per confermare quali dati personali e con quali modalità sono trattati per l’addestramento degli algoritmi (sulla base giuridica del legittimo interesse), con la possibilità di tutti gli interessati di opporsi a tale trattamento, anche attraverso un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile;
- ha previsto per gli interessati la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate dichiarandosi, allo stato, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori;
- per gli utenti già registrati che vogliono riaccedere al servizio oppure per i nuovi utenti al momento della registrazione, ha inserito la richiesta di una dichiarazione di essere maggiorenni o almeno ultratredicenni (chiedendo, in questo caso, di avere il consenso dei genitori), al fine di bloccare l’accesso al servizio alle persone con meno di tredici anni di età.
Sulla base delle azioni intraprese da OpenAI, il Garante ha riconosciuto i miglioramenti apportati al fine di coniugare il progresso tecnologico con il rispetto dei diritti delle persone in materia di protezione dei dati personali, autorizzando la riattivazione di ChatGPT per gli utenti italiani.